presidio 9 novembre 2013

no cimitero feti ed embrioni tradate

 

BASTA ATTACCHI ALLA 194
BASTA CONCESSIONI ALL’INTEGRALISMO CATTOLICO
NO AL CIMITERO PER FETI ED EMBRIONI

A febbraio di quest’anno il consiglio comunale di Tradate ha approvato una delibera che prevede l’individuazione presso il cimitero di Abbiate Guazzone di uno spazio denominato “Area dei bambini mai nati” per l’inumazione di embrioni e feti abortiti prelevati presso l’Azienda Ospedaliera locale.

Dietro le quinte di questa operazione c’è l’opera di una associazione cattolica integralista, denominata “Difendere la vita con Maria”, che dovrebbe firmare un protocollo d’intesa con il comune di Tradate per gestire la sepoltura dei prodotti abortivi.
Il prelievo di questi dall’ospedale, la sepoltura, le preghiere, i lumini e tutto il santo rituale messo in atto avvengono con o senza il consenso della donna.

La normativa italiana (approvazione regolamento di Polizia Mortuaria, Dpr 285 del 1990) già prevede l’inumazione dei prodotti abortivi di presunta età gestazionale dalle 20 alle 28 settimane e, su richiesta dei genitori, anche di prodotti del concepimento di presunta età inferiore alle 20 settimane, pertanto il vero scopo di questa iniziativa è quello di limitare la libertà della donna anche di fronte a situazioni dolorose come quelle di una gravidanza non voluta o di una interruzione spontanea.

La legge 194 sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza è il bersaglio privilegiato di associazioni religiose e di fanatici fondamentalisti cattolici. Questi esprimono il continuo bisogno di ricattare e colpevolizzare la donna in quanto tale, soprattutto quando cerca di essere autonoma e padrona del proprio corpo, anche pagandone un alto prezzo.

Da questa morale ottusa e ipocrita mai viene perdonato il fatto di essere donne e di volerlo essere in modo pieno e non subalterno.
Non va neanche sottovalutato il sopruso mascherato da carità cristiana perpetrato nei confronti delle donne e delle coppie appartenenti ad altre religioni,
atei, o anche cattolici che non scelgono la sepoltura. Perché dovrebbero accettare che i loro feti o embrioni subiscano dei riti coatti?

Quando siamo venuti/e a conoscenza dell’approvazione della delibera, abbiamo sollecitato svariate volte sia chi se ne è fatto promotore, sia altri membri della maggioranza a ritirarla, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta benché verbalmente alcuni di loro si siano impegnati a farlo.

Esprimiamo la nostra indignazione e la nostra contrarietà per una scelta che avalla il tentativo di respingere le donne in un medioevo culturale.

Ma chi non ha coscienza non ha storia e non ha memoria, neppure quella delle lotte che anche sul territorio tradatese le donne hanno fatto per anni
affinché il Consultorio funzionasse e fosse garantito il diritto all’Interruzione Volontaria di Gravidanza (I.V.G.), ai corsi di preparazione al parto e a un parto naturale e non violento, alla contraccezione, alla prevenzione e al diritto alla salute.

A chi inorridisce di fronte alle tante donne uccise da uomini che non tollerano le loro scelte, vogliamo ricordare che il femminicidio è frutto di un clima sociale e culturale che iniziative come questa alimentano.

La nostra mobilitazione proseguirà sempre più determinata fino al ritiro defi nitivo della delibera.

Sabato 9 novembre 2013 dalle ore 15
PRESIDIO A TRADATE
in Piazza Mazzini davanti al comune

Ti invitiamo a partecipare al presidio e a dare la tua adesione

DONNE E UOMINI LIBERE/I E CONSAPEVOLI

per contatti e adesioni nocimiterofeti@gmail.com

pdf volantino presidio 9 novembre